Sparatoria a Napoli. Cittadini in piazza contro la camorra. Bimba operata ma grave. Critiche del presidente della Commissione antimafia Morra al Ministro dell'Interno "Si occupi delle mafie invece che dei migranti"

di redazione 05/05/2019 CULTURA E SOCIETÀ
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Anche oggi, come ieri, ho annullato la mia personale partecipazione fisica a tutte le iniziative pubbliche anche per esprimere, in questo modo, la mia assoluta vicinanza alla piccola figlia di Napoli che lotta per la vita. Sto seguendo ora per ora l'evolversi della situazione clinica al Santobono. Da domani parteciperò a tutte le attività pubbliche programmate ed avrò modo di manifestare alcune mie considerazioni su quanto drammaticamente accaduto".

Lo scrive su Facebook il sindaco Luigi de Magistris. 

"Il sangue innocente grida vendetta al cospetto di Dio". Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe all'inizio della funzione religiosa per San Gennaro che si sta tenendo nel Duomo di Napoli ricordando quanto è avvenuto ieri pomeriggio in piazza Nazionale a Napoli dove una bimba è stata ferita durante una sparatoria di camorra. "Il Signore perdoni anche tutte le nostre manchevolezze", ha aggiunto.

IN piazza contro la camorra

Circa trecento persone si sono ritrovate stamane in piazza Nazionale, a Napoli, dove venerdì scorso si è verificata la sparatoria in cui sono rimasti gravemente feriti un pregiudicato, bersaglio dell'agguato, e la piccola Noemi di quattro anni, colpita per errore da un proiettile che le ha trapassato i polmoni. Un sit-in silenzioso, promosso dall'associazione 'Un popolo in cammino', con numerose adesioni e un solo striscione: "Disarmiamo Napoli", contro ogni violenza.

    Tra i partecipanti una bambina di pochi anni, che reggeva un cartello scritto a mano con due sole parole di incoraggiamento per la sua coetanea in lotta per la vita: "Forza Noemi". 

 Restano "estremamente gravi" le condizioni della bambina. Dall'azienda ospedaliera Santobono, dove la piccola è ricoverata, si apprende che "persiste una grave insufficienza respiratoria derivante dal danno polmonare", a causa del proiettile che ha perforato un polmone ed è stato poi rimosso in un lungo intervento chirurgico.

Nella giornata di ieri è stata praticata la RMN che ha escluso compromissione del sistema nervoso centrale e periferico. Durante le ore notturne non si sono osservate sostanziali variazioni delle condizioni generali. La piccola paziente è tuttora sedata e collegata al ventilatore meccanico. Le sue condizioni cliniche permangono estremamente gravi e la prognosi riservata".


INtanto restano "estremamente critiche", recita il bollettino medico dell' Ospedale pediatrico Santobono, le condizioni di N.S., la bambina di quattro anni colpita da un proiettile durante un agguato di camorra ieri pomeriggio a Napoli. "Il proiettile, di tipo 'blindato' e delle dimensioni della falange di un dito - dice all'ANSA il dg del Santobono, Anna Maria Minicucci - ha provocato un'emorragia in entrambi i polmoni, che hanno le dimensioni ridotte di quelli di una bambina, compromettendone la funzionalità. Respirava male, l' emorragia non si è fermata e l'intervento eseguito in nottata e durato tre ore è stato salvavita. Impossibile fare previsioni, le prossime 24-48 ore saranno decisive, ma la piccola ha una chance". Davanti alla porta della rianimazione ci sono i genitori di N.S. ed i parenti. Arriva una volontaria che chiede notizie. "Stiamo pregando tutti per lei. E' assurdo quello che le è successo". Tensione e rabbia dei parenti si scaricano sui giornalisti. Sul fronte delle indagini la Polizia esamina le immagini delle telecamere di videosorveglianza per cercare di identificare il sicario di corporatura tozza, vestito di nero, che ha aperto il fuoco contro il pregiudicato Salvatore Nurcaro, 32 anni, bersaglio della raffica di proiettili, considerato vicino ai clan del quartiere San Giovanni a Teduccio, periferia orientale di Napoli, dove è in corso una faida a colpi di omicidi e "stese", ma trasferitosi nel rione del Pallonetto di S. Lucia, in zona centro. Nurcaro è stato raggiunto da sei proiettili ed è ricoverato in condizioni gravissime.

E' difficile, però, che il killer, giunto a bordo di una moto, sia stato solo nell'agguato. "Non gli daremo pace fino a che non li scopriremo", dice il questore Antonio de Iesu, nel giorno in cui con un'operazione congiunta Polizia e Carabinieri hanno arrestato i responsabili dell'omicidio del pregiudicato Luigi Mignano, avvenuto il 9 Aprile davanti ad una scuola del Rione Villa di S. Giovanni a Teduccio proprio davanti agli occhi di un bimbo, il nipotino della vittima. A Napoli oggi si ripete il miracolo di San Gennaro: "Questa nostra città - ammonisce il cardinale Crescenzio Sepe - è colpita da atti criminali a ripetizione. Quelli che sparano sono barbari, non uomini. Il sangue innocente grida vendetta al cospetto di Dio". La politica si divide tra chi chiede preghiera e raccoglimento per la bambina sospesa tra la vita e la morte e chi fa montare la polemica e lancia accuse. Il sindaco De Magistris - che in nottata si è recato all'ospedale Santobono per informarsi sulle condizioni della bimba - ha annullato gli impegni pubblici, e dice che "è il momento della preghiera" , rimandando ai prossimi giorni "le considerazioni politiche ed istituzionali". Per il presidente della Giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca "la situazione della sicurezza a Napoli è ormai insostenibile". "Ci auguriamo che l'importante operazione di Polizia e Carabinieri - possa significare l' inizio di una svolta radicale", aggiunge. Il presidente della Commissione antimafia Nicola Morra attacca Salvini su Twitter: "si occupi di mafia, invece di terrorizzare i migranti".


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